(Oristano, 1939 – Quartu Sant’Elena, 1980 )
M
ialinu Pira (noto con il soprannome di ‘Mialinu de crapinu’) fu l’antropologo sardo che meglio seppe esprimere e studiare la questione linguistca sarda nel’ambito antropologico. Soprattutto studiò le questioni inerenti la sociolinguistica e dunque il problema derivante dalla diminuizione della trasmissione della lingua sarda da geniutori a figli, ovvero la riduzione progressiva del numero dei bambini aventi il sardo come madrelingua. Compì queste ricerche in un periodo caratterizzato dal cambiamento antropologico cioè del passaggio da una societa incentrata sull’economia agro-pastorale ad una societa basata sull’industrializazione e sul consumo, quando ebbe inizio la diminuzione della trasmissione del sardo da madre a figli. Il contesto storico è quello degli anni ’60 e ‘70 del XX secolo.
In qualità di antropologo scrisse in italiano due importanti opere di antropologia culturale e socio-linguistica: «Sardegna tra due lingue» (nel 1968) e «La rivolta dell’oggetto» (nel 1978). Mialinu Pira in qualità di scrittore si cimentò anche con la lingua sarda scrivendo uno dei primi romanzi in sardo logudorese/nuorese con il titolo: «Sos sinnos».