LemONS:
Atlante normato dei lemmi sardi
Perché un lemmario ortografico normativo?
La necessità di un lemmario normativo (il Lemàriu) nasce dal fatto che per secoli tutti hanno scritto il sardo senza una norma ortografica, come potevano. Ciò ha alimentato il falso mito che il sardo sia una lingua misteriosa, impossibile da studiare e da standardizzare, e che in Sardegna non ci sia ‒ e non possa esistere ‒ una lingua comune, perché ci sono 377 lingue diverse: tante quanti sono i comuni dell’isola.
L’opera di Acadèmia de Su Sardu
Acadèmia de Su Sardu (www.academiadesusardu.org) è nata nel 2009 per la tutela e la valorizzazione della lingua sarda. Il nostro lavoro è partito dallo studio della poesia improvvisata e più precisamente dei cantadoris/cantadores, che girano per l’isola cantando nelle piazze in un sardo comprensibile a tutti i parlanti. Analizzando la lingua utilizzata dai cantadoris, si è visto che essi utilizzano una lingua sovradialettale ‒ una sorta di koiné ‒ che ne consente un’ampia comprensione. Questo fenomeno si verifica per entrambe le macro-varietà del sardo: il Campidanese e il Logudorese/Nuorese.
Su Sardu Standard
Nel 2009 l’Acadèmia de Su Sardu ha pubblicato “Arrègulas po ortografia, fonètica, morfologia e fueddàriu de sa Norma Campidanesa de sa Lìngua Sarda”, una proposta di standardizzazione della macro-varietà campidanese del sardo che è stata adottata ufficialmente dalla Provincia di Cagliari nel 2010. Nel 2019 Acadèmia de Su Sardu ha pubblicato una proposta di standardizzazione per l’intera lingua sarda: “Su Sardu Standard”, per fornire regole ortografiche uniformi per tutte le varietà del sardo e indicazioni per la scelta di una forma standard delle parole in entrambe le macro-varietà. La nostra proposta lascia piena libertà di pronuncia ai parlanti per mantenere intatte le peculiarità fonetiche, fonosintattiche e lessicali di ogni varietà.
Il Lemàriu
Sulla base di questi lavori, nel 2021 abbiamo iniziato a lavorare sul Lemàriu per raccogliere quante più varianti formali e fonetiche diatopiche possibili ‒ cioè forme di parole che cambiano a seconda della varietà locale ‒ delle macro-varietà campidanese e logudorese/nuorese. Il nostro obiettivo è, per entrambe le macro-varietà, di selezionare una forma standard di ogni parola della lingua sarda. Pensiamo che questo lavoro sarà estremamente utile per chiunque voglia “orientarsi” nella notevole e preziosa ricchezza della nostra lingua, per coloro che vogliono studiarla e per promuoverne l’uso da parte delle istituzioni.
Quando questo progetto sarà completato nel 2024, costituirà la base per un altro degli obbiettivi statutari di Acadèmia de Su Sardu: il Grande dizionario della lingua sarda. Entrambe queste opere saranno, a loro volta, le basi per un ulteriore obbiettivo decennale: l’Atlante linguistico della lingua sarda, con il quale sarà possibile avere una mappa puntuale di tutte le varianti in uso sul territorio regionale.
Sardu.wiki:
la piattaforma informatica per la lingua sarda
Tutto questo lavoro è svolto non solo grazie al volontariato dei membri di Acadèmia de Su Sardu, ma anche attraverso una potente piattaforma informatica che consente un’efficiente gestione ed elaborazione dei dati.
La piattaforma è accessibile sul sito sardu.wiki e si basa sullo stesso software di Wikipedia. Su questa piattaforma è stato creato un sistema di moduli in modo che i volontari di Acadèmia possano svolgere in modo efficiente il loro lavoro di documentazione e catalogazione dei lemmi.
Ad esempio, una volta raccolte tutte le varianti di una data parola, una scheda permette di registrare i due lemmi standard ‒ uno per la macro-varietà campidanese e uno per quella logudorese/nuorese ‒ la categoria grammaticale, la traduzione principale in italiano e l’elenco delle varianti fonetiche e formali.
Un altro modulo presente sul sito permette il caricamento di file audio e l’aggiunta di informazioni sulla parola pronunciata e sulla provenienza di chi parla. Una volta compilati, questi moduli sono verificati dal responsabile scientifico del progetto.
Oltre a questi moduli, il software si occupa della gestione delle fasi del processo documentale, come la verifica della corretta compilazione dei moduli. Un altro programma specializzato aiuta i volontari di Acadèmia a unire i dati di diversi vocabolari per facilitare la raccolta delle varianti.
Il Lemàriu: sintesi e punti salienti
- Uno strumento efficace per la rivitalizzazione del sardo che aiuta l’uso formale e ufficiale della lingua.
- Vantaggi per l’introduzione sistematica dell’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado.
- Vantaggi per l’attuazione del bilinguismo in ogni ambito della società, dalle pubbliche amministrazioni ai media.
- Vantaggi per la continua presenza del sardo nella vita di tutti i giorni, dando una svolta decisiva allo stigma psicologico negativo che molti attribuiscono al suo uso.
- Rappresentazione adeguata di tutti i dialetti sardi.
- Dà pari dignità alle due macro-varietà storiche e letterarie.
- Facilità per tutte le varianti locali di rintracciare la macro-varietà di appartenenza.
- Possibilità in futuro ‒ attraverso l’uso continuo e la conoscenza reciproca delle macro-varietà ‒ di una possibile ibridazione e unificazione delle due macro-varietà in una lingua nazionale con un’unica norma.
Condividi