Gavino Piliu (Bainzu)
(Ozieri, 1934)
F
iglio di un muratore e di una sarta. Studiò prima al liceo scientifico e successivamente all’istituto tecnico per geometri. Emigrato poi in Germania, lavorò lì prima come muratore e successivamente come pizzaiolo. Ritornato in Sardegna ha conseguito la laurea in Farmacia. Successivamente entrò a lavorare all’Università in qualità di tecnico di laboratorio e successivamente come docente di chimica.
In politica è indipendentista ed infatti come seguace della teoria di Antonio Simon Mossa entra a far parte del Partito sardo d’Azione nel 1975. Viene immediatamente eletto segretario della stessa sezione sassarese del partito. Poi siccome rifiuta l’alleanza tra il Psd’Az ed il PCI, viene espulso dal Partito sardo d’Azione in quanto mostratosi di idee contrarie all’elezione di candidati sardisti nelle liste elettorali del PCI nel parlamento italiano. L’anno successivo, nel 1976, fonda il FIS (Frùntene pro s’indipendèntzia de sa Sardìnnia). Nel 1980 venne eletto sindaco del Comune di Bulzi nella provincia di Sassari e nel 1982 indossando l’abito tradizionale sardo accoglie il presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini. Sempre nel 1982 venne arrestato in quanto per lo Stato italiano sarebbe un “cospiratore” e poi condannato a quattro anni di carcere “per aver attentato all’unita dello stato”.
Bainzu Piliu è anche un grande estimatore della lingua sarda, ha condotto sempre battaglie per la difesa e la valorizzazione della lingua sarda e per la difesa dei diritti di tutti i sardofoni. Possiamo considerarlo uno dei padri del movimento linguistico sardo per le battaglie che ha condotto nel periodo del proibizionismo linguistico. Per tale ragione è importante ricordare tutto ciò che ha fatto per la difesa della lingua sarda. Infatti tra il 1981 ed il 1982 è relatore per due tesi di laurea bilingui (in sardo ed in italiano): «Komente produire vigoria e kun kale profetu pro sa Sardinya» e «Aba rekuida dai paritzos logos ei su manizu sou a prus de totu cun intzenios kimikos e fisikos». Chiaramente queste due tesi, dopo una grande disputa con il Ministero dell’Istruzione, hanno fatto emergere la questione del proibizionismo linguistico quando lo Stato italiano calpestava il sardo ed il sardo stesso era proibito in qualsiasi luogo. Se oggi abbiamo la libertà di poterci esprimere e scrivere in sardo anche nei luoghi pubblici e nelle istituzioni lo dobbiamo anche a Bainzu Piliu ed alle battaglie che ha portato avanti.
Bainzu Piliu ha anche conseguito la laurea in Psicologia presso l’Università di Cagliari e oggi esercita in qualità di psicologo professionista. Ha scritto un libro importantissimo: «Cella nr 21 il cammino verso la dignità», libro che sta presentando dappertutto in Sardegna, con relazioni in sardo, raccontando tutto ciò che ha vissuto quando negli anni ’80 fu imprigionato e condannato.
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